Spesso gli sportivi sono premiati come “Personaggio dell’anno”, ma la sportiva di cui parliamo adesso è speciale, ha qualcosa in più da insegnare e si chiama Bebe Vio.
Beatrice Vio, detta Bebe, è una ragazza giovane di neanche vent’anni, veneta, che quando ne aveva 11 è stata colpita da una meningite fulminante che le ha fatto rischiare la vita. I medici per salvarla le hanno dovuto amputare gli avambracci e le gambe. Praticava già la scherma (specialità fioretto) prima della malattia ma dopo sembrava impossibile continuare, in una intervista del 2013 dice : <<Ho sempre saputo che avrei potuto ricominciare a fare scherma. Quando l’ho chiesto ai medici mi hanno, diciamo, sputato in un occhio. Quando l’ho chiesto a quelli delle protesi, si sono messi a ridere. Però io fin da subito ho capito che sarei riuscita a ritornare >> Sembra una scena di un film e invece è la realtà, l’impegno che metterà da qui in poi per arrivare dov’è ora è sotto gli occhi di tutti.
Nel 2012 partecipa ai Giochi Olimpici di Londra come tedofora, il suo idolo è Valentina Vezzali, mica poco come punto di riferimento e, in occasione di Expo 2015 viene scelta come testimonial della sua regione, il Veneto. E poi, eccole, le Paralimpiadi di Rio de Janeiro dell’anno appena trascorso, il 2016. Le vuole e le afferra, sarà la prima schermitrice disabile al mondo a gareggiare con 4 protesi artificiali. Vince ben due medaglie, oro nel fioretto individuale e bronzo nella gara a squadre (le sue compagne sono Loredana Trigilia e Andreea Mogos). Arriva anche un’altra soddisfazione, viene invitata all’ultima cena di Stato organizzata del Presidente degli Stati Uniti Obama alla Casa Bianca, il 19 ottobre, come rappresentante dello sport italiano (di tutto lo sport e di tutti gli sportivi, non solo quelli diversamente abili…) insieme ad altri nomi importanti della cultura italiana come Paolo Sorrentino e Roberto Benigni. Bebe documenta tutto sui social, dalla scelta dell’abito (un pezzo di Dior meraviglioso) al selfie con Obama e in più a fine 2016 è stata scelta come personaggio dell’anno da vari giornali e siti d’informazione. Per conoscerla meglio, ha scritto nel 2015 anche una mini biografia (e se va avanti così ne avrà di altre biografie importanti da scrivere!), è edita da Rizzoli e si intitola “Mi hanno regalato un sogno – La scherma, lo spritz e le Paralimpiadi”