Cosa bolle in pentola (parte 1)
Parliamo di cose serie, il cibo e la nostra alimentazione. Si sa, in Italia l’argomento è affare di Stato visto che siamo forse il paese al mondo più riconosciuto per la propria cucina e le proprie tradizioni. Proprio queste, variegate da regione a regione, da nord a sud, fanno della nostra penisola un paradiso per gli amanti della buona cucina legata al mangiare e al bere. Maggior parte della popolazione italiana si dichiara onnivora, quindi “se magna tutto”, ma ci sono sempre più persone che decidono di passare ad una alimentazione a base vegetale. Ora, non spaventatevi, sappiamo benissimo che siamo nati in tempi di consumismo di massa e vasta scelta di cibi da tutto il mondo, ma vi siete mai chiesti per quale motivo ci sono persone che ad esempio non mangiano la carne, ma anche i latticini e derivati, per non parlare del pesce?
Abbiamo passato un bel pomeriggio presso la sede della “associazione Veg & Joy”, che vi introdurremmo più avanti, parlando ovviamente di alimentazione, di eco sostenibilità e del perché ci sono persone che vanno controtendenza rispetto a chi mangia tutti i giorni le cose menzionate prima. Martina, una delle fondatrici del gruppo e chef Vegan, ci spiega che scopo principale della associazione è quello di sensibilizzare ed informare il maggior numero possibile di persone di tutte le età, ma in particolare i ragazzi giovani a vedere il modo di mangiare sotto forma di sostenibilità e rispetto per il prossimo inteso non soltanto come persona, ma come essere vivente.
Abbiamo conferma che sempre più persone ogni giorno si interessano a questa diversa visione del mondo, una visione slegata dal mangiare cibi legati al mondo animale, o derivati. Una fascia importante del movimento capiamo che è legata a tutte quelle persone che cercano di cambiare stile di vita per sentirsi meglio con la propria salute, ma anche per un fattore morale o ancora semplicemente perché curiosi di sapere cosa si prova a mangiare solo alimenti a base vegetale. Una volta si guardava al famoso “vegano” con tristezza, come qualcuno che poteva mangiare una insalatina e niente di più , ma vedendo i piatti cucinati da Martina e proposti nei corsi svolti in sede possiamo affermare con certezza che non è affatto così.
Volete saperne di più ?
Leggete la seconda parte