Vogliamo cominciare con un saluto, strano eh?
Tutta l’associazione vuole ricordare un personaggio storico della città di Piacenza, una persona che da anni e anni era un riferimento senza rappresentare una posizione riconosciuta nella società. “Il madonnaro”, così lo chiamavano tutti fino a che non è venuto a mancare, per noi era Pino.
Artista di strada, bevitore compulsivo e guardiano di Largo Battisti è stato anche protagonista di uno dei nostri eventi, la presentazione di “Teatro aperto” l’anno scorso, insieme al Comune di Piacenza, per il Teatro Municipale. Quando quel giorno mettemmo giù colori e tavola con il nostro artista Fabio Guarino, la prima cosa che andammo a fare fu quella di chiedere a questo piccolo omino curvo, con il bicchiere di vino in mano, di poter pitturare anche noi accanto a lui.
L’assenso di Pino mascherava però una contrarietà che ci rimase appiccicata, come quando prendi una cicca (in senso buono) e non riesci più a toglierla, anche quando lo fai ti sembra che rimanga comunque attaccata. Anche se per un paio d’ore, in un pomeriggio qualsiasi, di una giornata calda, la domanda più ricorrente era: quanto avete ancora? Posso tornare a disegnare? Da li sorrisi e un panino offerto perché lui era così, testardo, ma buono.
Come anticipato da qualcuno, anche da giornale, siamo intenzionati come associazione a non dimenticare e far rivivere, nel possibile, la figura di questo artista che a suo modo ha dato alla città molto più di quello che si potesse vedere solamente passandogli vicino giorno dopo giorno.
Stiamo pensando a qualcosa, ci date una mano?
Si accettano volentieri suggerimenti.