Perchè no?!
Abu Dhabi come Parigi ma con tanta sabbia in più? No, ma avranno di sicuro un polo d’attrazione culturale comune. Dall’accordo siglato nel 2007 fra gli Emirati Arabi e la Francia nascerà un “gemello” del Louvre, il “Louvre Abu Dhabi” che sorgerà quest’anno sull’isola di Saadiyat, isola grande 27 chilometri situata a 500 metri al largo della costa della capitale. L’isola diverrà uno dei centri culturali più grandi al mondo, al Louvre d’oriente saranno affiancati il Museo Nazionale Sheikh Zayed progettato da Norman Foster, un altro gemello famoso, questa volta un “Guggenheim” di arte moderna a contemporanea più grande al mondo ideato da Frank Gehry, un centro di arti e spettacolo di Zaha Hadid e un museo marittimo di Tadao Ando.
Il progetto è stato affidato all’architetto vincitore del premio Pritzker Jean Nouvel e l’idea è quella di riunire opere antiche provenienti da ogni parte del mondo all’insegna di un viaggio nella cultura, nella storia e nell’arte di territori e popoli lontani in tutti i sensi. La Francia si è impegnata nel prestito di varie opere d’arte, sia da parte del Louvre parigino che da altri musei, finchè il nuovo nato non sarà totalmente indipendente. Le “Civiltà” rappresentate costruiranno un percorso rappresentativo del viaggio universale dell’umanità, le scoperte dell’età antica fino a quelle contemporanee saranno accostate all’evoluzione fisica e filosofica dell’uomo, uguali in tutti gli angoli del pianeta. Quindi una ricerca di ciò che ci unisce attraverso la bellezza, la filosofia, le religioni. In tempi di rottura come questi non è poco.
Anche in Italia si sta concretizzando un progetto veramente spettacolare, la stazione ferroviaria di Afragola, in provincia di Napoli. Ha le forme di un serpente su quarantamila metri quadrati distribuiti su quattro livelli, 5 mila metri di vetrate frutto dell’ingegno e della creatività dell’archistar Zaha Hadid, pluripremiatissimo architetto (vi ricordate che abbiamo già parlato di lei riguardo il Messner Museum a Plan De Corones?) scomparso da poco.
E’ stata chiamata la “Porta del Sud”, progettata per togliere un po’ di traffico alla stazione centrale napoletana e per diminuire le distanze dell’Alta Velocità per cui i treni Frecciarossa da e per il Sud non sarebbero stati più obbligati a entrare e uscire da Napoli, ma avrebbero potuto fermarsi ad Afragola e poi proseguire. Ma nel corso degli anni, più precisamente dall’inizio dei lavori nel lontano 2003, i costi sono aumentati fino ad arrivare a 60 milioni di euro e la fine pena mai dei cantieri sempre più posticipata. In più ci si è accorti di un particolare, non si è pensato a nessun collegamento fra la stazione del capoluogo e la nuova stazione, niente taxi (siamo ancora al taxi?!), un bus (siamo ancora al bus?!), un treno veloce come navetta…una bicicletta o un paio di pattini a rotelle. E’ stata definita dal sindaco di Afragola “un’astronave abbandonata”, speriamo che fra qualche anno non venga usata come set per un film di fantascienza.