Elena Ferrante Fever Forever

Abbiamo una scrittrice italiana che ha fatto della riservatezza e della qualità dei contenuti il suo punto di forza, una bella scommessa vinta in pieno (altro che pieno, strabordante!) da Elena Ferrante, bestseller con la sua saga de “L’amica geniale” senza rivali in Italia, idolo ormai oltreoceano.

Bisogna stupirsi di questo perché uno scrittore italiano che venda centinaia di migliaia di copie all’estero non è così facile trovarlo, per dire, gli ultimi in ordine di tempo sono Oriana Fallaci, Umberto Eco e Roberto Saviano.
La cosa è nota, l’identità della Ferrante è nascosta, nessun giornale l’ha mai fotografata, le interviste le fa via mail, facendo una scelta importante, quella di non apparire, di vivere ed esistere solo attraverso le sue opere. D’altronde l’autrice domanda ai suoi lettori << Fuori dai libri cosa sono? >> rispondendosi nel modo più lucido possibile << Una signora non diversa da tante altre >>.

In Italia sono anni che si cerca di scoprire in modo morboso l’identità della Ferrante, spesso in modi veramente ridicoli come controllare quanti bonifici e di che entità partivano dalla casa editrice e/o, detentrice di tutti i diritti delle sue opere, e verso chi. La più accreditata è sempre stata Anita Raja, moglie dello scrittore Domenico Starnone e collaboratrice continuativa della e/o, nessuna conferma e silenzio da ambo le parti, quindi per ora la mania di sapere non è stata ancora soddisfatta, meno male.

Ad inizio ottobre, per soli tre giorni (un’assurdità, ma passerà anche in seguito su Sky Arte e speriamo anche in chiaro), è passato nelle sale di qualche multisala lungimirante un bel documentario intitolato “Ferrante Fever” per la regia di Giacomo Durzi, un viaggio per raccontare la passione sfrenata che gli americani, in maniera particolare i newyorkesi, hanno per la Ferrante. Non solo la middle class americana la ama, ma anche politici, intellettuali e altri del mestiere (che in generale non brillano di complimenti indirizzati alla concorrenza).

Hillary Clinton ha dichiarato di essersi appassionata ai suoi romanzi durante la campagna presidenziale, le facevano fare le ore piccole perché “non riusciva a smettere di leggerli”, la regista pluripremiata Jane Campion l’ha super consigliata a Nicole Kidman, James Franco, Elizabeth Strout e Jonathan Franzen ne sono rimasti tutti entusiasti. I libri di Elena Ferrante sono stati tradotti e venduti in 40 paesi, in Italia ha venduto (per ora!) un milione e mezzo di copie e, solo negli Stati Uniti, quasi due milioni, una dimostrazione ulteriore della sua fortuna internazionale. Intanto stanno per iniziare (o sono appena iniziate?) le riprese della serie tv ispirata alla cara vecchia amica geniale, diretta da un regista italiano fra i migliori, Saverio Costanzo.

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