Giorgio Poi e Motta

Artisti da seguire

C’è in giro tanta nuova musica, noi vi presenteremo, mano a mano, i nuovi artisti che ci piacciono di più e che abbiamo voglia di vedere live. Questa volta parliamo di Giorgio Poi e di Motta, due ragazzi superpromettenti e impegnati nella promozione dei loro primi lavori. Eccoli qui.

Bomba Dischi, la casa discografica che ha fatto centro con Calcutta, ci riprova con Giorgio Poi, romano ma di respiro internazionale perché vive fra Londra e Berlino. A febbraio farà uscire il nuovo album “Pop X”, uno dei dischi di debutto maggiormente attesi nel panorama rock italiano, anticipato dal singolo “Niente di strano”. Il brano ha già fatto parlare di sé per il video (un po’ stroboscopico) che vede come protagonista l’attore Luca Marinelli (bravissimo in “Lo chiamavano Jeeg Robot” e “Non essere cattivo”) e come regia Francesco Lettieri, che ha curato anche il video del secondo singolo “Tubature”. Le due canzoni sono una buona carta d’identità per Giorgio, che ricorda un mix fra Lucio Dalla ed Edoardo Bennato grazie alla sua voce particolare e ai suoi testi tristi ma, nel contempo, un po’ psichedelici. Da fine febbraio parte il tour, la data più vicina a noi è il 3 marzo a Milano al Circolo Serraglio in Via Gualdo Priorato, 5.

Francesco Motta, in arte Motta, di Livorno, ha 30 anni ma da quando ne ha ventiha iniziato una carriera piuttosto varia, visto che, oltre che cantante è polistrumentista (ha collaborato con Nada, Zen Circus e Pan Del Diavolo) e autore di testi. Nel 2016 pubblica il suo primo disco “La fine dei vent’anni”, vincitore del Premio Tenco 2016 e prodotto da Riccardo Sinigallia (Tiromancino). Un progetto ben delineato, in cui il suo essere cantautore si incontra con il pop e in cui il tema principale è il passaggio verso l’età adulta con la conseguente necessità di esprimere le paure e il senso di inadeguatezza.

Non di solo pop si vive (qualcuno dice), la chitarra rock di Giorgio Canali (collabora a due pezzi, “Una maternità” e “Abbiamo vinto un’altra guerra”) aiuta a rendere il disco maturo e si sente l’influenza degli Afterhours, in particolar modo quelli dei primi dischi. Il posto in cui passa più vicino è a Carpi (MO) al Circolo Arci Kalimka il 10 marzo, speriamo ripassi nei dintorni il prima possibile.

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