La bici non passa mai di moda, d’estate la si deve amare per forza se si vogliono evitare gli interni da temperatura da forno delle auto e non c’è mezzo migliore con cui visitare le città in giro per il mondo e riuscire a vedere ciò che si salta quando si resta chiusi in metropolitana. L’ha capito bene la piccola cittadina di Massarosa in provincia di Lucca che incentiva i propri 22mila abitanti ad andare al lavoro in bici. Come, direte voi. Con l’unico mezzo sicuro, cioè un piccolo guadagno mensile di 25 centesimi a ogni km che percepiranno i lavoratori che percorrono in media 10 km fra andata e ritorno da e per il proprio posto di lavoro. Poco? Più o meno 40 € al mese e quindi 600 € all’anno, fate voi i conti.
In giro per l’Italia e l’Europa ci sono diverse gare divertenti che coinvolgono ciclisti provetti e non. A maggio centinaia di ciclisti amanti del vintage invadono Londra per la consueta Tweed Run, una corsa in abiti tradizionali inglesi in cui ci si sente a metà fra un giallo di Sherlock Holmes e un episodio di Downton Abbey. L’eleganza non viene dimenticata neanche alla Brompton World Championship, che si svolge sempre a maggio in luoghi diversi ogni anno (l’ultima edizione si è svolta nei dintorni di Mestre).
E’ un ciclo campionato che vede gareggiare uomini in giacca e cravatta e donne munite di tacchi, tutti a bordo di bici artigianali e pieghevoli. Gli appassionati provengono da tutta Europa, dalla Gran Bretagna alla Repubblica Ceca, qualcuno in frac e tuba in testa e non mancano mai foulard di seta abbinati a giacche color canarino e cravatte a pois con boa di piume.
A Rimini c’è il carnevale della bici per chiudere l’estate a fine agosto, si chiama “Bici pazze senza frontiere”, una manifestazione giovane con la sua prima edizione del 2016. I partecipanti si travestono insieme con il proprio mezzo a due ruote che può diventare un cavallo da rodeo o una terrazza di fiori. Il tutto a insindacabile giudizio di una giuria e per beneficenza.
Come dimenticarsi di guardare verso l’Asia, dove la bicicletta è l’unico mezzo di locomozione per milioni di persone, andiamo nelle Filippine, per la precisione a Banaue, dove si tiene la gara delle biciclette scolpite a mano, create da artigiani locali. Le bici sono tutte di legno e senza pedali, in onore dei coltivatori delle piantagioni di riso che avevano avuto l’idea di togliere i pedali per cercare il modo più veloce possibile per tornare verso casa scendendo dalle colline con la zavorra del raccolto e degli attrezzi.
Le gare si fanno anche nella stagione invernale, per esempio in Austria a Saalfelden Leogang. La competizione si chiama “White Style” e consiste nello sfidare una vera e propria pista da sci a bordo di mountain bike (il nome in questo caso è azzeccato), bella gara, da fare solo se si è preparati per non dover tornare a valle doloranti a bordo di un gatto delle nevi.