Le gemelle franco-cubane Naomi e Lisa-Kaindé Díaz erano attese dal 2015, dopo che l’anno passato grazie all’Ep di debutto “Oya” si erano fatte conoscere e apprezzare quasi all’unanimità da tutti gli addetti ai lavori, dai blog e dai recensori musicali. Suonano insieme da un paio d’anni, accomunate da un azzeccatissimo mix di canti tradizionali, elettronica, trip-hop e grandi riferimenti al mito della santeria, religione sincretista cubana.
Metà cubane, figlie del grande percussionista Angà Diaz (buoni geni di sicuro, componente dei Buena Vista Social Club fino al 2006, anno della sua morte), sono nate in Francia e cresciute a Parigi ma ogni anno passano diverso tempo nella loro Cuba. Sarà per questo che la cultura yoruba dei loro antenati le ha sempre profondamente influenzate, tanto da servirsi della parola “Ibeyi” che in lingua significa “gemelle” << Lisa appartiene a Yemayà, fluida divinità degli oceani” dice Naomi. “Io a Changò, dio della guerra. Mia madre è di Ochun, dea dell’amore e del sesso, e papà era Elegguà, dio della strada e destino. Per la religione yoruba gli dei gemelli Ibeyi, un maschio e una femmina, sono nati da Ochun e Changò >>.
Hanno inciso un bel primo disco omonimo, prodotto nientedimeno che da Richard Russell, patron dell’etichetta XL, la stessa di Adele, FKA e di Damon Albarn e osannato dal quotidiano inglese The Guardian le ha piazzate al primo posto nella lista degli “artisti da seguire nel 2015”. Sempre Russell le ha scoperte in prima persona una sera in cui suonavano in un locale parigino, le aveva cercate sui video e sulle tracce musicali trovate in rete e poi le voleva sentire dal vivo se mantenevano le promesse virtuali.
A breve pubblicheranno il secondo disco, “Ash”, dove fra le tante influenze, fa capolino anche la politica visto che la canzone che dà il titolo all’album è stata composta il giorno della vittoria di Trump, e in un’altra compaiono pezzi di un discorso di Michelle Obama. Vi consigliamo di recuperare il loro primo album da ascoltare mentre fate jogging , mattina presto o prima di cena non importa, in attesa di un passaggio live in Italia.