Marzo e la festa della donna
Ne è passato di tempo dal 1922, cioè dall’anno in cui in Italia si festeggia la Giornata Internazionale della Donna, chiamata in modo meno formale Festa della Donna. Nata per ricordare a tutti, uomini e donne, l’importanza dei diritti sociali, politici ed economici conquistati dal genere femminile, negli anni si è ammodernata di conseguenza alle battaglie civili in atto. Dal diritto al voto alla parità di salario, dalla legalizzazione dell’aborto al diritto di partecipare alla vita politica del paese, dalle lotte per la concessione del divorzio alle modifiche di leggi arcaiche sempre a favore dell’uomo, le donne hanno sempre fatto sentire la loro voce. Il fiore della mimosa è abbinato all’inizio del mese di marzo, quando la pianta è nel pieno della sua fioritura, venduto per una settimana dappertutto in giro per la città, dono e omaggio simbolico per la categoria umana più bistrattata di sempre.
Certo, è un bel pensiero e una giornata in cui si prende l’occasione per una bella uscita al femminile ma non bisogna perdere di vista le motivazioni del fatto che ci debba essere una festa dedicata e per cui tante donne hanno combattuto perdendo la famiglia, la dignità e, a volte anche la vita.
Questa settimana dedichiamo tre articoli, “Women”, a donne speciali che si sanno mettere in gioco, che non hanno paura di esporsi e non vogliono fallire, ma se succede…la vita va avanti e ci avranno comunque provato.
Buon 8 marzo a tutte.