Per un anno senza comprare
Se vi chiedete continuamente come poter risparmiare qualche eurino da metter da parte per una vacanza o qualsiasi altra cosa desideriate, potete leggere cosa ha deciso di fare la giornalista inglese Michelle McGagh.
Nel 2013 Michelle e il marito iniziano un mutuo molto dispendioso che le fa rivalutare le sue uscite mensili << Notavo che stavo spendendo una grande quantità di soldi per cose di cui in realtà non avevo bisogno: incursioni al bar, vestiti carini, caffè da asporto, etc. E tutto questo con un mutuo e altre grandi spese a cui badare. Ero persa in un vortice di consumi senza fine, di pubblicità ammiccanti e credevo che soltanto spendendo avrei trovato la felicità. Ad un certo punto, però, mi sono stancata dei soldi che uscivano continuamente dalle mie tasche, ho deciso di dare una scossa alla mia vecchia vita e di cambiare le mie abitudini, iniziando a non comprare più nulla, all’infuori dello stretto necessario >>, il suo nuovo obiettivo è cercare di vivere con l’essenziale. La prima prova consiste in un unico giorno, chiamato da lei il “Buy Nothing Day”, la giornata va bene, quindi fa due conti: se facessi la stessa cosa per un anno intero potrei pagare una fetta del mio mutuo? La risposta è che, se riesce a resistere dandosi delle rigide regole…sì, ma sarà dura.
E le regole sono decise, naturalmente bisogna pagare tutto ciò che è obbligatorio come le bollette, il caro mutuo, le tasse, le spese mediche e bisogna tenere in conto l’acquisto degli articoli indispensabili come l’igiene personale e la pulizia della casa. Per il cibo decide che il budget sarà 40 euro da spendere nei discount, solo cucina semplice e più naturale possibile, nessun cibo superfluo tanto meno il cioccolato (e qui noi, che finora l’abbiamo trovata simpatica, non capiamo come non sia impazzita). Il brutto è quando deve tagliare tutto il resto, biglietti del cinema, teatro, abbonamento palestra e trasporti pubblici, vacanze, uscite al ristorante. Per tutto il 2016 Michelle e il coraggioso marito vanno in giro in bici anche con il freddo e il maltempo, mangiare fuori è un panino preparato a casa da gustare al parco o su una panchina, vacanze in bici con la tenda al seguito << Eravamo provati da centinaia di miglia in bici, ma è stata una delle mie vacanze preferite >>, cinema e musei solo quando sono gratis e niente uscite di nessun tipo e da nessuna parte con gli amici (speriamo che li abbiano invitati almeno a casa con qualche cosa da mangiare con loro).
Non ha comprato vestiti, ha lasciato che gli abiti che aveva si rovinassero, ma dopo i primi tempi di sospiri davanti alle vetrine non ha più sentito la necessità impellente di comprarne altri, neanche quando è finito l’esperimento e sono iniziati i saldi, non si è riempita di roba ma ha comprato il cambio di ciò che si era logorato.
Il risultato è stato sorprendente, aveva risparmiato circa 23.000 dollari e non era disperata, anzi si sentiva meno schiava di ciò che si sentiva di dover acquistare in passato. I primi soldi “liberi” che ha speso è stato offrire un giro di bevute al pub per gli amici che li avevano sostenuti durante quest’anno e ha rivalutato l’importanza di alcune spese che prima sembravano così necessarie, ritrovando un equilibrio delle proprie spese.
Tutta la storia è stata documentata su un blog del The Guardian e raccolta nel libro “The no Spen Year: How I spent less and lived more”, per ora ancora solo in lingua originale venduto su Amazon UK o su ibs.it