Parlare Inglese si, ma in che modo?

Lingue a tutto spiano

Sul nostro portale parliamo di tante cose, ma poche sono le certezze, una di queste è rappresentata dal fatto che più si andrà avanti e più lingue si dovranno sapere oltre alla nostra. Sempre più stretto il rapporto con l’estero, sempre più clienti che importano il famoso “made in Italy” in paesi molto lontani e ovviamente con tradizioni e lingue molto diverse dalla nostra. Lasciamo stare le lingue ancora poco insegnate nella nostra penisola come l’arabo o il cinese, se non nello specifico nelle università di lingue e in alcuni corsi di formazione privata, ma facciamo l’esempio di quella che fin dalle elementari viene insegnata a scuola, nel privato come nel pubblico, l’inglese.

Riconosciuta ufficialmente non come la lingua più parlata al mondo, ma quella usata da tutto il mondo per comunicare, nel business come nei rapporti informali la lingue inglese va data per scontata in qualsiasi parte del mondo, o quasi.  Ovviamente il quasi è riferito in Italia, visto che rispetto ai cugini europei siamo veramente indietro, ma partendo da questa premessa abbiamo voluto analizzare la situazione con chi ha un metodo tutto suo, ovviamente certificato nel tempo, per far  cambiare la situazione corrente. Siamo capitati alla scuola “Shenker”, nome dato ovviamente dal fondatore del metodo perseguito da metà degli anni cinquanta ad oggi, incuriositi da un sistema di apprendimento diverso dal solito “caricare a dismisura il cervello di informazioni” per poi dimenticarle il giorno dopo.

“Ascoltare e ripetere” sembra il metodo vincente su cui si  basa lo studio della lingua,  piccole pillole giorno per giorno che mettono alla prova ogni tipo di studente e soprattutto di bisogno che questo può avere sia nel mondo scolastico che quello lavorativo. Il direttore della sede ci ha fatto presente quanto sia importante per i giovani che entrano nel mondo del lavoro sapere l’inglese anche solamente per avere una possibilità di impiego, di fare un colloquio produttivo e soprattutto di candidarsi a qualsiasi posizione di un certo tipo.

“ Siamo fanalino di coda in Europa” afferma, “l’importanza di sapere la lingua e parlarla correttamente con una pronuncia degna  è fondamentale, per questo ascoltare e ripetere è sempre presente nei nostri corsi”. Sicuramente da ragazzi appena entrati nel mondo del lavoro siamo assolutamente d’accordo con chi afferma che la prima forma di muro con la lingua sia la scuola pubblica, purtroppo il sistema non dà i mezzi sufficienti agli insegnanti di diffondere oltre che la conoscenza una idea di base, quella di capire che senza l’inglese non si può pensare di programmare un futuro, non solo nel lavoro, ma anche nella vita. Il famoso ragionamento “sono in Italia, parlo l’italiano” è la cosa più sbagliata che noi giovani possiamo pensare, siamo nati in un mondo dove con un clic si arrivano a conoscere informazioni a migliaia di chilometri, non si può rimanere nel proprio guscio, non si può stare fermi e sperare che sia il mondo ad adattatasi a noi, ma provare anche con diversi metodi, come vi abbiamo dato da esempio oggi, a diventare “più amici del mondo” che “nemici di alcuni paesi”.

Per tutti i dettagli delle promozioni ai corsi Shenker per gli associati diciottotrenta, consultare la parte privata riservata ai soci.

 

Info :

http://www.shenker.com/corsi-di-inglese-piacenza/

http://www.diciottotrenta.it/chi-siamo/

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