Richard Mason & Joshua Foer
L’estate è il momento di dedicarsi (almeno un po’) alla lettura e nell’ultimo mesetto e mezzo sono usciti i due nuovi lavori di scrittori giovani che ci ispirano e che vogliamo mettere sul comodino nelle interminabili notti afose che dovremo affrontare.
Partiamo con Richard Mason, esordisce col botto giovanissimo a 22 con “Anime alla deriva” e caso letterario del 2007 con il libro “Le stanze illuminate”, quarantenne di origini sudafricane da piccolo si è trasferito con i genitori in Inghilterra, ma non ha mai dimenticato le sue origini. Tanto che il suo nuovo romanzo in uscita, “Il respiro della notte” (Codice Edizioni), è strettamente legato al suo ritorno in su suolo africano in cui Mason conoscerà in prima persona le popolazioni del Gwadana in Sudafrica, dove ogni traccia della vita moderna scompare e dove lo scrittore decide di immergersi nella cultura e di aiutare la gente del luogo.
Il progetto dura da molti anni e punta a migliorare le condizioni di vita costruendo una scuola di economia rurale dove gli adulti possano imparare a riavvicinarsi al mondo agricolo e dell’allevamento. Un’esperienza che gli cambia la vita, anzi, gliela sconvolge, ma gli mette le basi per scrivere un nuovo lavoro all’altezza dei precedenti:
La guerra minaccia l’Europa e Piet Barol, trova rifugio con la moglie Stacy in Sudafrica.
A Cape Town, infatti, i due europei riescono a far credere di essere aristocratici imprenditori nel commercio di mobili di pregio, sono obbligati a dover seguire un tenore di vita che ben presto non riusciranno più a sostenere e che li porta a sfruttare le nuove leggi razziali che consentono di espropriare i terreni ai nativi sudafricani per impossessarsi del legno che serve loro. Scelta problematica e pericolosa, a voi la lettura.
Il secondo proviene da una famiglia di letterati di cui lui è il fratello più piccolo (anche lui nato nel 1977, che anno). Il lui in questione è Joshua Foer, fratello del famosissimo Jonathan Safran di “Ogni cosa è illuminata” (il suo ultimo “Eccomi” è meravigliosa, molto consigliato) e di Franklin, super giornalista. Si è cimentato in un’impresa che ci sorprende, “Atlas Obscura” (Mondadori Ed.), una sorta di giuda sperimentale che coinvolge oltre 600 luoghi tra i più bizzarri e misteriosi al mondo.
La sua idea nasce quando, ventunenne, compra un van e viaggia per gli Stati Uniti alla ricerca dei posti e dei musei più strani e dimenticati del Paese. Da lì la voglia di far conoscere storie e luoghi alle persone, sia come scrittore che come giornalista. Dalle grotte delle lucciole in Nuova Zelanda, al cratere in Turkmenistan chiamato la “Porta dell’inferno” – che brucia da oltre 45 anni, “Atlas Obscura “ mostra ciò che è misterioso, nascosto e intrigante. Foer “Junior” è bravo nelle descrizioni che entusiasmano i più curiosi, tante foto interessanti, grafici e mappe provenienti da tutto il mondo, si può aprire e leggere dove capita, provare per credere.