Teatro, il sipario rimane aperto?
Le produzioni teatrali sono quel grandissimo motore che, pur di regalare infinite magie ed emozioni agli spettatori, non si ferma mai, non ha orari e aspetta la chiusura dell’ultimo sipario prima di decretare il lavoro finito, pronto a realizzare un nuovo e magnifico cartellone di spettacoli da esporre in vetrina. Tanto lavoro però non salva il settore, già in crisi, dalla terribile pandemia che ha colpito il nostro pianeta e le nostre persone.
Già dal 25 febbraio 2020 Filippo Fossati, direttore del Teatro Stabile di Torino e presidente di Federvivo, ha fornito all’ AGI (Associazione Generale Italiana dello Spettacolo) i dati sulle conseguenze dell’emergenza Covid-19 sul mondo del teatro. Infatti lui stesso cita “Abbiamo elaborato una stima, che ci pare cauta, basata su dati Siae, che indica una perdita in questa settimana di 10,1 milioni di euro al botteghino e la cancellazione di 7.400 spettacoli”. Pensando che l’impatto economico sembri circoscritto, ciò che lo preoccupa è la proiezione nel medio e lungo periodo, fino alla fine della stagione, che comporterà sicuramente una ricaduta negativa sul settore “anche in assenza di una proroga”.
Uno dei metodi più risolutivi sembra essere quello di ripartire con una campagna di sensibilizzazione, per rassicurare l’opinione pubblica in merito al fatto che i teatri e i luoghi di cultura generale non presentino alcun rischio per gli spettatori, soprattutto perchè a pagare le spese potrebbero essere gli artisti e i tecnici, non essendoci una cassa integrazione all’interno di questo settore. Tutto questo avverrebbe certamente dopo la cessazione delle ordinanze.
Nell’aggiornamento del 21 marzo 2020 quando la situazione sembra essersi espansa più di quel che si immaginava, si stanno cercando di trovare soluzioni all’arte messa in quarantena da questo virus. Infatti in questo periodo così nero, sembra stia nascendo un movimento più coeso di attori e professionisti dello spettacolo, che cerca di rendere più attiva e compatta questa categoria anche attraverso l’uso dei social. Questo è quello che evince dalle parole di Chiara Serangeli, attrice diplomata all’ Accademia dei Filodrammatici di Milano.
Tra le creative menti che cercano di rinventare il mondo del teatro in questo particolare periodo c’è quella di Maria Paola Sacchetti, attrice fiorentina tra le prime ad essersi battuta, anticipatamente, in questa missione. Dal 7 marzo Maria Paola, a causa della cancellazione degli spettacoli che aveva in programma, ha deciso di allestire un piccolo “set” casalingo e trasmettere in diretta Facebook e Instagram le sue letture, scelte attraverso consigli e suggerimenti del pubblico che la segue. Nelle numerose interviste a lei fatte, sostiene e confessa che cercare di mantenere vivo il teatro è un’esigenza sia di attori che di spettatori, uno strumento comunicativo come può esserlo una lettura condivisa.
Oltre alla volontà dei tanti artisti di resistere, c’è anche quella dei grandi teatri stessi:
– Teatro Piccolo Orologio, spazio comunale di Reggio Emilia, ha lanciato l’iniziativa MaMiMò On Demand, pubblicando sul proprio sito web i video integrali delle produzioni, visibili gratuitamente fino a quando resterà in vigore il DCPM del 4 marzo 2020
– Teatro Regio di Torino costretto ad annullare il debutto dell’opera Violata, in accordo con OperaVision, piattaforma europea interamente dedicata all’opera lirica, ha deciso che lo spettacolo sarà trasmesso gratuitamente in streaming e on demand dal 28 febbraio al 28 agosto 2020
– Teatro a porte chiuse è invece la risposta del Teatro Studio Uno, casa romana del teatro indipendente che, in comune accordo con le compagnie in scena, si è scelto di offrire la visione degli spettacoli trasmettendoli in diretta sulla pagina Facebook di Teatro Studio Uno. A sostegno degli artisti è stato anche aperto un conto paypal tramite il quale poter effetturare una donazione per la visione dello spettacolo.
Il mondo dell’arte e del teatro è immensamente forte per essere sotterrato da questa emergenza, avendo il compito, oltre quello di resistere, di tenere compagnia e donarci la leggerezza e la spensieratezza come sempre. Questo ci viene mostrato da attori e ballerini, performer e artisti di ogni genere che ogni giorno ci donano il loro lavoro da casa, perchè nessuno è in dovere di fermarsi pur stando a casa.
Articolo a cura di Erilù Ghidotti