Una leggenda che continua

Un gran ritorno

I Beatles tornano di moda per tornare a farci compagnia nell’estate 2017?

Più che altro ritorna in una versione arricchita e patinata uno dei loro album più famosi “Sgt. Pepper’s Lonely Hearts Club Band”, facendoci sospirare e sognare quella fine degli Anni Sessanta così colorata e sperimentale.

In formato CD e vinile, in un’edizione deluxe contenente registrazioni aggiuntive, mix alternativi, un libro di 144 pagine, la versione rimasterizzata del documentario del 1992 Making of Sgt. Pepper ed i video promozionali di “Strawberry Fields Forever” e “Penny Lane”, l’ album uscì per la prima volta l’1 giugno 1967 e fu l’ennesima prova dell’inesauribile vena creativa della band, che apre le porte dell’Europa alla psichedelia grazie a suoni nuovi, orientali ed è subito follia collettiva. In più lo scorso 20 maggio è andata all’asta a New York quello che viene ritenuta la prima bozza per la grafica di copertina di “Sgt. Pepper’s…”, lo schizzo sembra sia stato ritrovato nella casa di Weybridge dove John Lennon (al quale è stato attribuito il disegno) visse tra il 1964 e il 1968.

 Sono 50 anni che l’album è uscito, sembra una vita (e forse un po’ lo è), ma in un’epoca che non si vendono i dischi, pensare che questo album (e altri non meno belli dei Beatles) continua a vendere dopo tutti questi anni sa di incredibile. Le ristampe del magico quartetto di Liverpool non sono mai mancate, ma negli ultimi mesi anche gli amanti dei vinili sono stati coinvolti. Negozi di musica (quelli che ancora resistono facciamoli santi subito!) ed edicole si sono riempiti delle riedizioni di tutti i loro album più famosi e venduti in versione vinile, insomma un buon investimento per dei risparmi che non si sanno dove mettere.

Per aggiungere la classica ciliegina sulla torta del compleanno di questa pietra miliare della musica ci ha pensato il regista Alan Parker con il documentario “The Beatles: Sgt. Pepper & Beyond”, già conosciuto per altri suoi film musicali come “Pink Floyd The Wall” e “The Commitments”. Il documentario prende il meglio dall’archivio dei Beatles per raccontare l’anno seguente alla pubblicazione del disco, con interviste al primo batterista della formazione, Pete Best, alla sorella di John Lennon Julia e a Hunter Davies, giornalista autore dell’unica biografia autorizzata.

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