Giovane, amante dei viaggi e residente all’estero, mettete insieme il tutto, cosa viene fuori? Semplice, Gaia. Mamma italiana, papà arabo, grande “passione girovaga” fin da piccola, la ragazza sa il fatto suo quando si parla di esperienze in giro per il mondo. Ci dice “la mia famiglia è un mix di culture, io non potevo essere altro che una gran appassionata di viaggi”, lei che ha sempre avuto la fortuna di vedere paesi lontani fin da molto piccola ora non fa altro che metterla su carta, o meglio, su blog, per raccontare proprie esperienze passate, presenti e future perchè, come accennato nelle prime battute, ora vive da qualche tempo fuori Italia. Secondo voi ha scelto un piccolo paesino dell’Islanda? o un villaggio della Norvegia? Acqua, in tutti sensi, visto che c’è più di un mare che separa queste terre con la nazione dove oggi risiede, studia e scrive, la Spagna, nel dettaglio Barcellona. Ora, lei dice che è arrivata quasi per caso la scelta, si parlava di Canada, Stati Uniti e altro, ma i casi della vita hanno voluto che fosse indirizzata, due settimane prima dell’inizio delle lezioni universitarie, nella città catalana più bella d’Europa. Facciamo un passo indietro, fra le tante esperienze di viaggio che ha avuto le preme farci presente quella in Libano, durata un anno dove lei ammette ” mi sono formata molto, ho imparato cosa vuol dire cavarsela da soli e soprattutto essere indipendenti senza genitori giorno dopo giorno”. Immaginatevi voi a Barcellona, sole, mare (Barceloneta), tapas e orari sbagliati, quanto potreste vivere male la lontananza con la nebbia padana e il freddo glaciale, ecco, lei di sicuro non ha rimpianti, ne sulle abitudini, ne sul cibo, ne sulla movida, insomma, chi ci vuole tornare a Piacenza?
Be, a parte amici del liceo e genitori, non penso che si possa pensare molto a diciotto anni o poco più a tornare indietro dopo aver vissuto, anche un giorno, in una grande città Europea. Analizzando la cosa, anche se non è la capitale della spagna, pensiamo che si possa definire la città più stimolante per chi vuole prendere contatto non solo con una cultura, ma con mille altre presenti in pianta stabile, ce ne sono tante, che fanno di Barcellona una meta super gettonata da chiunque. Due, tre, cinque, una settimana, rappresentano un periodo di tempo idilliaco per scoprire cosa offre il posto, ma se doveste abitarci? dove andreste? cosa fareste? Ecco qui servito il progetto di Gaia : “I HAVE THAT FEELING”.
“Il blog è nato dalla volontà che ho sempre avuto di raccontare al prossimo le mie esperienze di viaggio” dice Gaia, “penso possa essere di grande aiuto e di interesse per tutti quelli che magari prima di prenotare la vacanza vogliono dei consigli mirati su cosa fare”. Se date un’occhiata sul sito troverete tante mete, tanti racconti e tante chicche raccolte nel tempo per tutti i gusti e per tutte le tasche, noi ad esempio siamo interessati alla sua esperienza catalana così da potervi dare sempre nuovi aggiornamenti sulle attività da fare a Barcellona, ovviamente il tutto guardando al portafoglio di chi ha meno di trent’anni.
A breve cominceremo a pubblicare chicche sulla città legate a cibo, movida e molto altro grazie al contributo di Gaia, nel frattempo leggetevi il blog.
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